Fitness: cellulite e sport…tra verità e falsi miti : cerchiamo di fare un po’ di chiarezza! Nemico numero 1? La sedentarietà!

La cellulite… nemica numero uno di quasi tutte le donne. Chi, guardandosi allo specchio ne è immune?  Chi non ha mai cercato di sconfiggerla con creme cremine, massaggi fanghi tisane ecc ecc… certo possano aiutare ma non la sconfiggano!  Da anni ormai è appurato che l’esercizio fisico e la corretta alimentazione sono le uniche “armi” efficaci verso questo problema.

Ma iniziamo dal principio, cosa è la “cellulite”?

Tecnicamente si tratta di una infiammazione delle cellule dello strato adiposo appena sotto la pelle.

Si manifesta nel tempo quando il sangue fa fatica a tornare verso il cuore, quindi ristagna nei vasi che perdono elasticità e permeabilità. In questo caso la parte liquida del sangue, il plasma, trasuda dai vasi e si deposita nei tessuti circostanti, creando un gonfiore.

A questo punto il sistema linfatico dovrebbe drenare le scorie e i liquidi in eccesso, ma se è già sovraccarico di lavoro non riesce a riassorbire l’edema, che oltre a creare un rigonfiamento impedisce la corretta circolazione anche ai tessuti vicini. Le zone colpite sono caratterizzate da pelle opaca, priva di tono, con rigonfiamenti e avvallamenti che ricordano la buccia d’arancia.

Se non si interviene dall’interno, con lo stile di vita e con la giusta attività fisica e l’esecuzione dei più adeguati trattamenti, la cellulite è soggetta a un progressivo peggioramento che dipende proprio dalla circolazione sanguigna e linfatica.

Ma niente paura … cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e sfatare alcuni miti e capire come combatterla:

La sedentarietà è una delle principali cause che determinano il progressivo peggioramento della cellulite.

Quando il corpo non si muove, l’organismo lavora al risparmio, rallentando tutte le sue attività, comprese quelle metaboliche. In particolare, è la posizione seduta mantenuta per diverse ore a comprimere i tessuti, agendo come un laccio emostatico e rallentando la circolazione sanguigna.

Al contrario l’esercizio fisico, se scelto con criterio, gioca un ruolo fondamentale nel combattere questo che continuiamo a chiamare inestetismo, ma che in realtà è una vera e propria patologia causata da numerosi fattori, primi fra tutti familiarità, sedentarietà, stress, malattie epatiche, alterazioni ormonali, ritenzione idrica, alimentazione sbilanciata.

I “VERO” E “FALSO” DELLA CELLULITE

Ma ecco i “vero e falso” su questo problema, del quale i media, specie i periodici femminili, si occupano parecchio, dicendo di tutto e di più per promuovere, creme, compresse, integratori, diete. E non l’attività fisica che, secondo ormai numerosissimi studi, è il ‘farmaco’ nettamente più efficace.

Si combatte con le diete ipocaloriche: FALSO. 

I chili in più non sono la causa diretta della cellulite (è presente anche nelle donne magre) e quindi le diete drastiche non servono a nulla, semmai possono acutizzarla. Si rischia, infatti, di perdere oltre alla massa grassa anche il muscolo, ossia quella muscolare che sostiene i tessuti cutanei, che di conseguenza si afflosciano evidenziando ulteriormente l’inestetismo.

Fare molto sport da giovane contrasta la comparsa della cellulite da adulti. FALSO.
Ahimè, sarebbe splendido, ma così non è. Chi ha sempre fatto molto sport si ritrova abitualmente, anche nell’età matura un corpo tonico e attivo che, conseguentemente, favorisce una migliore circolazione sanguina, tessuti più ossigenati e una inferiore ritenzione idrica, specie negli arti inferiori. Detto ciò, dopo i quarant’anni, nelle donne il problema è legato soprattutto al sistema endocrino e alle alterazioni ormonali.

L’attività deve essere aerobica e di durata: VERO. 
Per eliminare l’adipe e attenuare gli accumuli di cellulite, bisogna mantenere la frequenza cardiaca bassa, centotrenta battiti al minuto come massimo. E l’attività fisica va ripetuta almeno tre volte la settimana per un minimo di mezz’ora, meglio quaranta minuti. Il motivo è semplice: una ventina di minuti di aerobica a ritmi intensi utilizzano come fonte di energia primaria gli zuccheri e non i lipidi. I meccanismi metabolici responsabili dello smaltimento dei grassi si attivano dopo circa trenta minuti di attività fisica. Un esempio? Inizia con 15 minuti di riscaldamento ( camminata in salita o corsa leggera, cyclette ) un circuito da ripetere 2 o 3 volte con esercizi come lo squat e gli affondi ( 3 o 4 serie per 15 rep) , abductor e adductor machine 3 o 4 serie per 15 rep per poi tornare alla parte aerobica con 15 min di camminata veloce o di cyclette e infine 5 minuti di stretching

Per contrastare la cellulite fate acqua gym: VERO E FALSO. 
È efficace in quanto l’acqua riossigena i tessuti ed esercita un benefico massaggio sui cuscinetti, ma si tratta di un’attività aerobica troppo leggera, meglio il nuoto, rimanendo nell’ambiente acquatico, oppure è preferibile optare per altre attività svolte su terra, dove i tempi di resistenza si raddoppiano: camminate a passo veloce, specie in salita o la bicicletta sono ottimali.

Dopo i 30 anni, non si può più contrastare la cellulite: FALSO. 
Con un programma intensivo che comporta attività fisica e una dieta mirata, da seguire tutti i giorni per almeno tre mesi, per poi farlo divenire un’abitudine, si ottengono degli ottimi risultati. Il piano di allenamento deve essere  almeno 3 giorni a settimana di attività aerobica, l’alimentazione deve essere varia, ricca di frutta e verdura e integrata con bioflavonoidi, vitamine del gruppo P, che proteggono l’elasticità dei vasi capillari. Si trovano negli agrumi, prugne, mirtilli, more, melone, ananas, ciliegie, uva e pomodori.

Sconsigliate tutte le discipline anaerobiche: VERO e FALSO 
Quelle che prevedono sforzi molto intensi, brevi e repentini, con contrazioni prolungate della muscolatura. Il rischio è, infatti, che nei tessuti si accumulino troppi prodotti di scarto, su tutti l’acido lattico, che un sistema circolatorio già difettoso (come quello di chi soffre di ritenzione e cellulite) non è in grado di riassorbire completamente. Anche  vero che aumentando il tono muscolare si combatte i ristagni adiposi… quindi se sei una persona a cui piace un allenamento più intenso con obiettivo di tono muscolare generale, ricorda sempre di dedicare a fine sessione 15 minuti al defaticamento attraverso un attività aerobica ( camminata, bicicletta) e 5 minuti di stretching cercando di tenere le gambe in alto per far stimolare la circolazione sanguigna.

Caffè, fumo e alcol vanno evitati: VERO. 
Sono tutti vasocostrittori, ovvero stringono il diametro dei vasi, riducendo la quantità di sangue che arriva alla periferia del corpo e impedendo l’ossigenazione dei tessuti. Inoltre, favoriscono la ritenzione dei liquidi e il gonfiore alle gambe. Anche un intestino pigro è alleato della cellulite.

Per concludere, perché scegliere l’attivita fisica come “rimedio” alla cellulite? — I motivi sono sostanzialmente tre. A livello generale, accelera l’insieme dei processi energetici attraverso cui l’organismo brucia i grassi assimilati con l’alimentazione, attiva la circolazione di sangue e linfa, favorisce la corretta eliminazione di tossine e il drenaggio dei liquidi in eccesso, favorisce il ricambio cellulare, consente una migliore ossigenazione delle cellule. A livello locale, contrastando il rilassamento dei tessuti delle zone più direttamente interessate dagli accumuli di grassi e liquidi (cosce, fianchi e natiche), fa sì che il muscolo divenga più tonico e, di conseguenza, rubi spazio e consistenza ai tessuti adiposi, asciugandoli. Infine, a livello psicologico, l’attività fisica è un potente antistress, riuscendo a dare sfogo alle tensioni accumulate durante la giornata e collegate alla produzione di adrenalina, lasciando nel corpo, tramite il rilascio di endorfine, una piacevole sensazione di benessere.

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